Sussidiario delle Discipline 5

5^ STORIA 44-82_Layout 1 14/03/16 09.45 Pagina 67 I bambini, se maschi, alla nascita ricevevano dal padre un piccolo amuleto, la bulla, che mettevano intorno al collo. Era una specie di portafortuna, che conservavano fino all età di 17 anni, quando lo restituivano al padre in cambio della toga. I padri romani erano molto affezionati anche alle loro figlie femmine, ma la loro infanzia era breve: a 12 anni le bambine potevano già sposarsi. L istruzione riguardava solo i figli dei patrizi. Era affidata a maestri greci, spesso schiavi prigionieri di guerra, da cui essi apprendevano la poesia greca e latina, l aritmetica e la geometria. Si scriveva con uno stilo su tavolette spalmate di cera. Dopo i sedici anni chi voleva continuare gli studi per intraprendere la carriera politica era educato da un rètore, che insegnava l arte di parlare e di scrivere in modo efficace e persuasivo. Alla madre spettava l educazione delle figlie, che dovevano imparare i lavori domestici e a occuparsi della casa. VidEo L alimentazione comprendeva pane, cereali, polenta di farro, legumi, verdure. Sulle mense dei ricchi c era anche carne e soprattutto pesce. I Romani usavano come condimento una salsa a base di pesce macerato (garum) e facevano largo uso di miele. Il vino era molto apprezzato e si beveva allungato con acqua e mescolato a spezie e miele. I pasti del mattino e del mezzogiorno (prandium) erano consumati in piedi; il pasto principale era la cena. I patrizi organizzavano banchetti sontuosi che si svolgevano in una sala arredata con numerosi divani, i triclini, sui quali gli invitati mangiavano sdraiati. Vai alle pagine 62-63 del quadErno dEllE compEtEnzE 67

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