DINOSAURI, CHE PASSIONE!

In città ci sono i dinosauri, al museo.
Nonna Camilla accompagna sempre Ottavio a vederli e ogni volta gli domanda: - Ma perché ti piacciono tanto i dinosauri?
E Ottavio risponde: - Tu parli di dinosauri o di rettili preistorici in generale?
- Perché, i dinosauri che cosa sono?
- Grandissime lucertole.
- Oh, guarda - dice la nonna.
Quando è il momento di entrare, Ottavio corre: ha sempre paura che i dinosauri siano spariti.
- Ma non sono già scomparsi milioni e milioni di anni fa? - chiede la nonna.
- Sì, ma questi qui no. Per fortuna!
E per due ore Ottavio parla, legge le targhette con i nomi in latino, dice: - Guarda che roba, guardagli la testa, è un atlantosauro; è della metà dell’era secondaria, il periodo Giurassico.
- Bravo - dice la nonna, come se li avesse stanati lui. E poi:
- Duecentocinquantamilioni di anni fa, ma sei sicuro?
All’uscita la nonna dice: - Guarda l’ora!
- Guarda l’ora - dice anche Ottavio.
Se controllano gli orologi che hanno al polso c’è una ragione precisa.
Ottavio fa collezione di dinosauri e la nonna gli permette di comprarne tre, lì al banchetto.
Ma soprattutto gli permette di pensare per trentacinque minuti, prima di scegliere.
Ma ora i trentacinque minuti sono passati.
- Un minuto, nonna. Che cosa ti costa aspettare un minuto ancora, mezzo di mezzo minuto secondo?
Non ho deciso.
La nonna scuote il capo. Poi dice «pim pim cavallin» e sceglie lei.
- Questa è una prepotenza, nonna.
Ogni volta è così. E sceglie bene.
Il dimetrodonte con la vela sulla schiena. Lo stegosauro con le placche. E il grande pteranodonte che vola. Ha indovinato anche stavolta.
La signorina del banchetto gli sorride. Ottavio infila il suo pacchetto dentro la felpa e se ne va felice.
Matilde Lucchini, Per fortuna ci sono i dinosauri, Mondadori Junior

LETTURE 3
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CI VUOLE UN SORRISO!