PROTESTA IN FONDO AL MARE
Grande Polpo Verde raggiunse la folla, salutò e si accomodò sul cuscino di alghe.- Benvenuti! - esordì il Re. - E grazie a tutti per essere qui.
Carissimi abitanti delle Acque Marine, la situazione sta diventando insostenibile, l'uomo sta distruggendo il mare e tutti i suoi abitanti.
Ogni giorno enormi fabbriche grigie scaricano in mare sostanze inquinanti, per non parlare di altri rifiuti. Questo fondale è quasi irriconoscibile tante sono le immondizie depositate.
Vedete, inizialmente pensavo fossero oggetti caduti in acqua per semplice distrazione: un fazzoletto di carta scivolato di mano, un tovagliolo «rapito dal vento», ma qualche semplice distrazione non può fare tutto questo pandemonio!
- Forse pensano che noi ci cibiamo di queste cose! - intervenne Cozza.
- Ma no - rispose Grande Polpo Verde, - l'uomo sa bene che noi mangiamo ben altro.
E dicendo ciò sollevò con i suoi lunghi tentacoli oggetti di ogni tipo: lattine, sacchetti di plastica, scatole, pezzi di legno, bottiglie.
- Al mare occorrono quasi duecento anni per consumare questa lattina, più di quattrocento per questa bottiglia di plastica, e per il fazzoletto di carta occorre quasi un mese. Di questo passo finiremo seppelliti dalle cianfrusaglie.
- Dobbiamo ribellarci! - gridò Granchio.
- Ributtiamo tutto sulla terra! - aggiunse Gambero.
- Sarebbe come dichiarare guerra! - rispose pacatamente Grande Polpo Verde. - Dobbiamo trovare una soluzione che salvi noi, ma che aiuti loro a capire ciò che stanno facendo.
Nicoletta Lorenzi e Matteo Bacci, Racconti dal Pozzo Incantato, IdeaLibri
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