Guida per l'insegnante 4 - Storia e Geografia 4

LINEE GUIDA Il Ministero dell Istruzione LINEE GUIDA La formulazione dei giudizi descrittivi nella valutazione periodica e finale della scuola primaria Introduzione La valutazione ha una funzione formativa fondamentale: è parte integrante della professionalità del docente, si configura come strumento insostituibile di costruzione delle strategie didattiche e del processo di insegnamento e apprendimento ed è lo strumento essenziale per attribuire valore alla progressiva costruzione di conoscenze realizzata dagli alunni, per sollecitare il dispiego delle potenzialità di ciascuno partendo dagli effettivi livelli di apprendimento raggiunti, per sostenere e potenziare la motivazione al continuo miglioramento a garanzia del successo formativo e scolastico. La normativa ha individuato, per la scuola primaria, un impianto valutativo che supera il voto numerico su base decimale nella valutazione periodica e finale e consente di rappresentare, in trasparenza, gli articolati processi cognitivi e meta-cognitivi, emotivi e sociali attraverso i quali si manifestano i risultati degli apprendimenti. D altro canto, risulta opportuno sostituire il voto con una descrizione autenticamente analitica, affidabile e valida del livello raggiunto in ciascuna delle dimensioni che caratterizzano gli apprendimenti. Appare dunque necessario evidenziare come la valutazione sia lo strumento essenziale per attribuire valore alla progressiva costruzione di conoscenze realizzata dagli alunni, per sollecitare il dispiego delle potenzialità di ciascuno partendo dagli effettivi livelli di apprendimento raggiunti, per sostenere e potenziare la motivazione al continuo miglioramento a garanzia del successo formativo e scolastico1. L ottica è quella della valutazione per l apprendimento, che ha carattere formativo poiché le informazioni rilevate sono utilizzate anche per adattare l insegnamento ai bisogni educativi concreti degli alunni e ai loro stili di apprendimento, modificando le attività in funzione di ciò che è stato osservato e a partire da ciò che può essere valorizzato. D altro canto, chiare indicazioni che vanno in questa direzione sono già presenti nel decreto legislativo n. 62/20172, che offre un quadro normativo coerente con le modifiche apportate decreto legge n. 22/2020 1 Nel testo si trovano termini quali: «bambini, bambine, alunni, allievi, ,... . Si considera tale scelta una semplificazione di scrittura, mentre nell azione educativa occorre considerare la persona nella sua peculiarità e specificità, anche di genere. 2 Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62 recante Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell articolo 1, commi 180 e 181, lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107 . 258

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