Guida per l'insegnante 4 - Matematica - Scienze

DIDATTICA PER COMPETENZE La valutazione: rubriche e certificazione Come appare evidente, la valutazione delle competenze non può essere realizzata in modo esaustivo utilizzando semplicemente una scala di voti in decimi. Se, come già detto, le competenze sono azioni che sottendono apprendimenti e processi cognitivi complessi, proprio questa complessità non può essere indicata in forma sintetica, ma va descritta in base ai diversi livelli di padronanza con cui una competenza può essere maturata. Per esempio: assegnare, il voto 8 su 10 a un indicatore quale «L alunno/a comprende il significato globale di un testo descrittivo certamente dichiara che il/la bambino/a in questione presenta complessivamente un buon livello di comprensione, ma dice ben poco sui comportamenti che effettivamente l allievo/a è in grado di attuare rispetto a una competenza fondamentale come la comprensione. Per delineare una valutazione veramente soddisfacente sono dunque necessari strumenti qualitativi più raffinati, in grado di descrivere, mediante appositi indicatori, l efficacia con cui una competenza è espressa, è resa visibile e informata da evidenze. Uno strumento in grado di fare tutto ciò è la rubrica valutativa. Essa, infatti, non serve a individuare un punteggio o un voto finale, connotato essenzialmente da un espressione meramente quantitativa, quanto piuttosto serve a descrivere la qualità della prestazione che l alunno ha raggiunto nell esecuzione di un compito. La rubrica evidenzia ciò che lo studente «sa fare con ciò che sa e non ciò che gli manca: in altre parole, «lavora sui pieni e non sui vuoti (G. Wiggins, 1993). La rubrica mette in luce il livello di padronanza raggiunto per ciascuna competenza: spetta alla scuola definire i vari livelli di competenza su cui lavorare. In questo senso, la rubrica è in grado di creare un rapporto stretto tra progettazione e valutazione, tra risultati attesi e distinti per livelli di complessità e risultati effettivamente rilevati a seguito dell esecuzione di un compito. L impiego delle rubriche valutative è stato recentemente richiamato anche dalla normativa sulla certificazione delle competenze. La certificazione delle competenze Con il D.M. n.742 del 3 ottobre 2017, il MIUR ha definito il modello nazionale di certificazione delle competenze per le scuole del primo ciclo d istruzione (Primaria e Secondaria di primo grado). da supporre che tale modello, ancora riferito alla Raccomandazione europea del 2006, potrà essere a breve aggiornato alla luce della più recente Raccomandazione del 2018. La certificazione delle competenze si accompagna al documento di valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli alunni, in modo da aggiungere informazioni utili in senso qualitativo sui risultati del processo formativo, quinquennale (per la Primaria) o triennale (per la Secondaria di primo grado). La certificazione, pertanto, non si connota come semplice trasposizione degli esiti degli apprendimenti disciplinari (espressi in decimi), ma va intesa come valutazione complessiva della capacità degli allievi di utilizzare i saperi acquisiti attraverso i percorsi disciplinari per affrontare compiti e situazioni problematiche complesse, in modalità reale o simulata. Alla pagina seguente, la Tabella 4 riporta le competenze da certificare in uscita dalla Scuola Primaria. 312

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