Guida docente classi 4-5

APPROFONDIMENTI 2 Il diritto all uguaglianza (Gianni Scopelliti, tratto da www.conosciamocimeglio.it) Chiamatemi per nome. Non voglio più essere conosciuta per ciò che non ho ma per quello che sono: una persona come tante altre. Chiamatemi per nome. Anch io ho un volto, un sorriso, un pianto, una gioia da condividere. Anch io ho pensieri, fantasia, voglia di volare. Chiamatemi per nome. Non più: portatrice di handicap, disabile, non vedente, non udente, cerebrolesa, tetraplegica. Forse usate chiamare gli altri: portatore di occhi castani oppure inabile a cantare ? o ancora: miope oppure presbite ? Per favore abbiate il coraggio della novità. Abbiate occhi nuovi per scoprire che, prima di tutto, io sono . Chiamatemi per nome. 3 Il diritto a un nome, a una identità e a una cittadinanza (Gianni Rodari) Ho conosciuto un bambino che era sette bambini. Abitava a Roma, si chiamava Paolo e suo padre era un tranviere. Però abitava anche a Parigi, si chiamava Jean e suo padre lavorava in una fabbrica di automobili. Però abitava anche a Berlino, e lassù si chiamava Kurt, e suo padre era un professore di violoncello. Però abitava anche a Mosca, si chiamava Juri, come Gagarin, e suo padre faceva il muratore e studiava matematica. Però abitava anche a Nuova Nork, si chiamakV Jimmy e suo padre aveva un distributore di benzina. Quanti ne ho detti? Cinque. Ne mancano due: uno si chiamava Ciù, 300

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Gocce di vita