LA VALUTAZIONE 2 Gli obiettivi contengono sempre sia l azione che gli alunni devono mettere in atto, sia il contenuto disciplinare al quale l azione si riferisce. Più specificamente: l azione fa riferimento al processo cognitivo messo in atto. Nel descrivere i processi cognitivi è dunque preferibile evitare l uso di descrittori generici e utilizzare verbi, quali ad esempio elencare, collegare, nominare, riconoscere, riprodurre, selezionare, argomentare, distinguere, stimare, generalizzare, fornire esempi, ecc, che identificano tali manifestazioni con la minore approssimazione possibile. In tal modo gli obiettivi sono espressi così da non ingenerare equivoci nei giudizi valutativi; i contenuti disciplinari possono essere di tipo fattuale (terminologia; informazioni; dati; fatti; ), concettuale (classificazioni; princìpi; ), procedurale (algoritmi; sequenze di azioni; ) o metacognitivo (imparare a imparare; riflessione sul processo; ). Nel repertorio di obiettivi scelti come oggetto di valutazione è importante che siano rappresentate in modo bilanciato le diverse tipologie. I nuclei tematici delle Indicazioni Nazionali costituiscono il riferimento per identificare eventuali aggregazioni di contenuti o di processi di apprendimento. Livelli e dimensioni dell apprendimento I docenti valutano, per ciascun alunno, il livello di acquisizione dei singoli obiettivi di apprendimento individuati nella progettazione annuale e appositamente selezionati come oggetto di valutazione periodica e finale. A questo scopo e in coerenza con la certificazione delle competenze per la quinta classe della scuola primaria, sono individuati quattro livelli di apprendimento: avanzato; intermedio; base; in via di prima acquisizione. I livelli sono definiti sulla base di dimensioni che caratterizzano l apprendimento e che permettono di formulare un giudizio descrittivo. possibile individuare, nella letteratura pedagogico-didattica e nel confronto fra mondo della ricerca e mondo della scuola, quattro dimensioni che sono alla base della definizione dei livelli di apprendimento. I livelli si definiscono in base ad almeno quattro dimensioni, così delineate: a) l autonomia dell alunno nel mostrare la manifestazione di apprendimento descritto in uno specifico obiettivo. L attività dell alunno si considera completamente autonoma quando non è riscontrabile alcun intervento diretto del docente; b) la tipologia della situazione (nota o non nota) entro la quale l alunno mostra di aver raggiunto l obiettivo. Una situazione (o attività, compito) nota può essere quella che è già stata presentata dal docente come esempio o riproposta più volte in forme simili per lo svolgimento di esercizi o compiti di tipo esecutivo. Al contrario, una situazione non nota si presenta all allievo come nuova, introdotta per la prima volta in quella forma e senza specifiche indicazioni rispetto al tipo di procedura da seguire; 25
Guida docente classi 4-5
Gocce di vita