L'Ora di Religione - N° 6

dire «no significativi per aiutare gli alunni a comprendere ciò che è bene e ciò che non lo è; sanno dare giuste regole per favorire la relazione tra pari nella collaborazione, nel rispetto reciproco, nella condivisione. I bambini e gli adolescenti hanno bisogno di figure di riferimento stabili da cui imparare la fiducia in se stessi e negli altri; l importanza del confronto costruttivo; il valore della solidarietà. E di professionisti capaci di accompagnare e sostenere il processo di crescita. Comunicazione. Insegnare è principalmente un atto comunicativo perché è attraverso la comunicazione che si realizza ogni insegnamento significativo. Per questo, saIn classe come nella vita IL NOCCIOLO per comunicare con efficacia è la pri«Non era così difficile fare scuola La fortezza è l azione di resiorità per un insegnante. Stile e strain passato , «Come posso insegnare stenza a ciò che impedisce di tegie di chi sa gestire con calma tutte ad alunni così problematici? . Frasi compiere il bene, la lotta per le fasi dell apprendimento; si espriche si ascoltano nelle riunioni e nei superare gli ostacoli che imme con chiarezza; sa curare l ascolto corridoi delle scuole. Un deficit di pediscono di vivere secondo e la comprensione; sa empatizzare principi e valori autentici. resistenza o di autostima? Stress o con il vissuto degli alunni; sa moticrisi professionale? La risposta devare e sostenere il processo di lavoro; riva dalla traduzione pedagogicosa incoraggiare e trasmettere fiducia. Autorevolezdidattica della fortezza, utile a ogni insegnante. za e assertività sono a servizio dell efficace gestione della classe, della costruzione di quell «atmosfera Resilienza. Essere resilienti è affrontare e superare imprescindibile per un esperienza scolastica che fasofferenze e difficoltà in modo positivo, resistendo vorisca la crescita. Assieme ad autenticità e coerenagli urti e uscendone trasformati poiché si è stati za permettono all insegnante di essere guida ferma capaci di adattarsi a nuove circostanze. resiliente e rassicurante e di sapere quando lasciare agli alunl insegnante che sa reagire alla frustrazione vivenni la leadership nell attività. Controllo delle proprie do il proprio impegno educativo come «goccia che parole e azioni, espressione di sé nei pensieri e nelle scava la pietra ; alla fatica di gestire le problematiemozioni, riconoscimento agli alunni del diritto di che degli alunni e delle famiglie ponendosi accanto esprimersi e ad avere opinioni proprie, fermezza ed con umanità; allo sconforto di fronte alle continue empatia, negoziazione consentono all insegnante nuove emergenze guardando con fiducia alla prodi gestire anche i conflitti. E diventare un esempio pria capacità di risposta; allo stress dei risultati per l alunno a sviluppare le abilità comunicative e efficaci acquisendo la serenità, la pazienza e la spesociali e l autodisciplina. ranza del servizio alla persona. Essere resilienti è anche chiedere aiuto quando si percepisce di «non farcela più . Sviluppare la capacità di resilienza è decisivo per essere modello di resilienza per le Nei sono a disposizione alcuni suggerinuove generazioni, la cui fragilità rischia di essere menti per approfondire l argomento. il maggiore ostacolo al pieno sviluppo. Maturità. In una scuola in cui qualche docente, ancora, si atteggia ad «amico credendo così di poter meglio gestire la classe, è necessaria la solidità di insegnanti adulti che sappiano rapportarsi agli alunni confermando la fondamentale e sana asimmetricità della relazione educativa. Adulti che accettano la responsabilità della cura; affrontano le difficoltà per trovare soluzioni efficaci e condivise, forti della fiducia nella loro professionalità; sanno L Ora di Religione NEL PROSSIMO NUMERO Alla temperanza, intesa come moderazione, spetterà il compito di concludere il cammino di rilettura pedagogico-didattico delle virtù cristiane, evidenziando altri atteggiamenti auspicabili nell insegnante virtuoso. 9 Marzo 2024 FORMAZIONE IDR La teologia aggiunge che la fortezza è saper dominare le paure, soprattutto della morte, ed essere capaci di contrastare il male con il bene, fiduciosi della vittoria. Il cristiano è chiamato alla sfida di difendere la fede, dimostrando coraggio nella disponibilità a dare la propria vita. Combattere il diffondersi del male è compito di tutti. forte chi dimostra la volontà di realizzare il bene comune; il coraggio di lottare per giustizia e pace; la pazienza per sopportare avversità e delusioni; la costanza per non cedere alle difficoltà e attendere il tempo necessario alla realizzazione dell opera; la scelta del dialogo per costruire condivisione e comunione.

L'Ora di Religione - N° 6
L'Ora di Religione - N° 6
Marzo 2024