FATTI QUOTIDIANI - Voglia di autenticità di Aldo Basso

FORMAZIONE IDR a proposito della quale si possono fare due osservazioni: non c è la certezza che il bambino si aspetti una valutazione di quel tipo; in secondo luogo, l insegnante vuole rafforzare il suo apprezzamento e usa il superlativo, trovando però il bambino non del tutto d accordo circa la valutazione espressa. Sorge ora un altra domanda: quale sarebbe stato l intervento verbale «migliore da parte dell insegnante? Se ne potrebbero immaginare tanti ; occorre allora avere un criterio per scegliere l intervento verbale più adatto: è valido l intervento verbale che meglio risponde al messaggio o metamessaggio che un bambino sta comunicando. Ad esempio: se un bambino fosse contento di aver realizzato un disegno per la mamma, l intervento verbale potrebbe essere: «Vedo che sei proprio orgoglioso di aver fatto questo disegno per la mamma . Nella normale attività quotidiana non ci si può attardare e soffermarsi su tante domande; per quanto è possibile, è opportuno anzitutto che l insegnante cerchi di capire che cosa egli vuol dire con certi gesti o con determinate espressioni verbali. Le saranno di aiuto la propria esperienza professionale, una conoscenza approfondita di ciascun bambino, porgli qualche domanda per cogliere meglio il contenuto della sua comunicazione (ad esempio: «Vedo che sei proprio contento, che cosa ti fa sentire gioia per quanto sei riuscito a fare? ). In definitiva, è un invito a ogni insegnante a essere autentica/o con i bambini, i quali di norma comprendono abbastanza facilmente se lei crede o no a quello che dice, se li ama e li stima. Aldo Basso Sacerdote e psicologo I bambini stanno disegnando. L insegnante osserva un bambino che ha appena terminato il suo disegno e si stropiccia le mani soddisfatto. L insegnante si avvicina a lui e, immaginando che il bambino sia molto contento del disegno che ha realizzato, vuole manifestargli il suo apprezzamento e si complimenta con lui con questo commento: « bellissimo! . Il bambino (5 anni), commenta: «Beh, maestra, non esageriamo! . L insegnante rimane colpita dal gesto del bambino stropicciarsi le mani e lo interpreta come un segno di soddisfazione, quasi di autocompiacimento per essere riuscito a realizzare qualcosa di apprezzabile: un disegno molto bello . Immagina che al bambino faccia piacere sentire una lode da parte dell insegnante e la esprime con un giudizio: « bellissimo . Sorge però una domanda: che cosa sta metacomunicando il bambino con lo stropicciarsi le mani? Possiamo fare delle ipotesi, e non indovinare neppure l ipotesi più corretta: la soddisfazione per aver realizzato un bel disegno? La soddisfazione per essere riuscito a realizzare il lavoro che l insegnante aveva chiesto e che forse in altre occasioni non gli era riuscito? L essere riuscito a realizzare un disegno che poi avrebbe avuto il piacere di mostrarlo a una persona a lui cara? Nel caso citato, l insegnante esprime una valutazione di tipo «estetico , L Ora di Religione 5 Settembre-Ottobre 2023 Fatti quotidiani Voglia di autenticità

L'Ora di Religione - N° 1
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Settembre - Ottobre 2023