Unità 2 - TU E IO A SCUOLA

Teste fiorite

Quando Malaika entrò in classe, tutti si voltarono a guardarla.

E questo se lo poteva anche aspettare: succede sempre, quando cambi scuola e sei quello nuovo.

La mamma l’aveva avvertita:

– Non sarà facile i primi giorni…

Lei aveva scosso le spalle, fingendo di non essere affatto preoccupata.

Invece lo era. E moltissimo.

– Malaika arriva dalla Tanzania – disse la maestra, presentandola. – Non sa ancora bene l’italiano, anche se mi sembra che sia già piuttosto brava.

Poi la maestra cominciò a leggere una poesia, bella, con le parole che sembravano frusciare. Malaika non le capì proprio tutte, ma le piaceva la musica di quelle frasi, e ascoltò incantata.

Poi suonò la campanella dell’intervallo e i bambini si alzarono praticamente tutti insieme e si precipitarono fuori.

Solo Malaika rimase seduta al suo posto. Chiara non era andata via. Era dietro di lei e la guardava. – Che belle treccine – disse.

Le treccine erano tante e ciascuna era fermata in fondo da una perlina di vetro opaco.

– Sono venti e otto – disse Malaika.

– Ventotto – disse Chiara.

– Ventotto – ripeté Malaika, assaporando la nuova lingua.

– Te le fa la mamma? – chiese Chiara.

– Sì – rispose Malaika sicura e decisa.

– Mi piacciono un sacco! Vorrei averle io, al posto di questi due scopettoni color delle pannocchie.

Il giorno dopo, appena suonò la campanella dell’intervallo, in un attimo rimasero sole.

Allora Malaika prese un piccolo fagotto di stoffa a fiori, chiuso da un cordoncino.

– Le porto per te – disse.

Poi aprì il sacchetto e si versò sul palmo della mano un po’ di perle colorate, identiche a quelle che fermavano le sue treccine.

– Le faccio a te – aggiunse.

Chiara si sfilò gli elastici che legavano le sue grosse trecce e lasciò fare a Malaika.

Quando la classe tornò in aula, accaldata per i giochi in cortile, trovò due bambine con ventotto treccine per ciascuna.

Beatrice Masini, Amici per sempre, Einaudi Ragazzi

SUSSIDIARIO DEI LINGUAGGI 4
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